La Banca africana di sviluppo (AfDB) ha lanciato il suo Afmism Bloomberg® African Bond Index (Ababi) che segue l’andamento dell’indebitamento sovrano di alcuni paesi africani. Il progetto è stato realizzato attraverso l’African Financial Markets Initiative (Afmi) creata nel febbraio 2008 con l’obiettivo di migliorare l’accesso al mercato dei capitali regionali, agendo come un catalizzatore per lo sviluppo, la stabilità e l’integrazione dei mercati finanziari del continente. Stefan Nalletamby, direttore responsabile del dipartimento per lo sviluppo del settore finanziario della AfDB, ha spiegato che il lancio di questo indice composito avviene idealmente in un momento importante.
Un momento in cui sono sempre più presenti capitali nazionali sui mercati del continente, che diventano una fonte indispensabile di finanziamento per lo sviluppo economico dei paesi africani. Fornendo parametri di riferimento trasparenti e credibili, la Afmi, attraverso il lavoro congiunto con la AfDB e Bloomberg, sarà in grado di offrire agli investitori uno strumento in grado di misurare e monitorare costantemente l’andamento dei mercati obbligazionari africani.
Nei suoi primi giorni, l’indice sarà composto dalle obbligazioni sovrane più liquide del continente, tra cui quelle del Sudafrica, Egitto, Kenya e Nigeria. Per poter essere incluso nell’Afmism Bloomberg® African Bond Index, un titolo deve avere almeno un anno di scadenza residua e superare i test di stabilità dei prezzi. Altri mercati africani caratterizzati da una buona liquidità saranno aggiunti all’indice nel corso di quest’anno.
Questo nuovo strumento dovrebbe rivelarsi molto utile anche per i fondi pensione che investono sui mercati africani, che capitalizzano molto nelle gestioni in prodotti finanziari a reddito fisso, garantendo una maggiore affidabilità sul ritorno delle prospettive di investimento. David Tamburelli, direttore di Bloomberg Emerging Markets Product, ha affermato che c’era un evidente bisogno di punto di riferimento trasparente e obiettivo per il debito sovrano in Africa.
Senza dubbio, se ben strutturati, gli indici compositi sono strumenti essenziali per determinare il valore dei mercati, contribuire alla loro liquidità e fornire agli investitori parametri affidabili per valutarne le performance.
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