La Banca Mondiale ha annunciato un finanziamento record di 57 miliardi di dollari per l’Africa sub-sahariana nel corso dei prossimi tre esercizi finanziari. Gran parte del totale del pacchetto di aiuti, equivalente a 45 miliardi di dollari, sarà stanziata dall’Associazione internazionale per lo sviluppo (Ida), l’istituzione in seno al Gruppo della Banca mondiale (Wgb), che dal 1960 sostiene e promuove la crescita dei paesi più poveri del mondo attraverso l’erogazione di sovvenzioni e prestiti senza interessi.
Ulteriori 8 miliardi di dollari saranno messi a disposizione dalla Società finanziaria internazionale (Ifc), ramo della Banca Mondiale, dedicata al settore privato. Infine, la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (Bird) completerà il programma di sostegno con 4 miliardi di dollari di prestiti agevolati. Il 60% di queste risorse saranno destinate all’Africa sub-sahariana, che ospita la metà dei paesi beneficiari delle risorse devolute dall’Ida, il finanziamento sarà disponibile per tutto il periodo di Ida 18, ovvero dal 1 luglio 2017 al 30 giugno 2020, per aiutare i paesi a modificare i loro percorsi di sviluppo.
Tali proventi saranno determinanti per ovviare gli ostacoli che impediscono alla regione di raggiungere il suo pieno potenziale, saranno inoltre incentivate la lotta contro i conflitti e le situazioni di criticità e violenza. Olre a favorire lo sviluppo della resilienza alla risposta alle emergenze, come gli spostamenti forzati, i cambiamenti climatici, le pandemie, la riduzione delle disuguaglianze di genere.
L’Ida cercherà anche di promuovere la governance e il rafforzamento delle istituzioni, così come la creazione di nuovi posti di lavoro e la modernizzazione delle economie africane. La maggior parte dei circa 45 miliardi di finanziamento Ida sarà dedicata a programmi specifici per singoli paesi. Verranno anche introdotti nuovi meccanismi di investimento per fornire importanti risorse alle iniziative regionali e ai progetti innovativi, in favore dei rifugiati e delle popolazioni di accoglienza, o per sostenere la ripresa da situazioni di crisi.
Sarà attivato anche un meccanismo di finanziamento per il settore privato destinato a colmare la mancanza di capitali e rassicurare gli investitori, in particolare quelli esteri. Questo sistema si aggiungerà agli strumenti di cui dispongono l’Ifc e l’Agenzia multilaterale di garanzia degli investimenti (Miga), ramo del Gruppo della Banca Mondiale, che offre garanzie contro i rischi politici, assicura gli investimenti, incoraggia nuovi progetti di sviluppo e fornisce prestiti in valuta locale. Scaglionato da luglio 2017 a giugno 2020, questo finanziamento sosterrà differenti progetti con l’obiettivo di trasformare il continente in vari settori come la sanità, l’educazione, lo sviluppo infrastrutturale, l’accesso all’acqua potabile, l’aumento di produzione delle energie rinnovabili e l’energia.
L’Ida impiegherà l’eccezionale stanziamento facendo perno sui 448 progetti attualmente attivi in Africa, per un impegno totale di 50 miliardi di dollari. Il programma prevede anche una dotazione finanziaria di 1,6 miliardi di dollari per far fronte alla carestia che ha già colpito e minaccia alcuni paesi sub-sahariani. Mentre il presidente della Banca mondiale Jim Yong Kim, ha affermato che il pacchetto di aiuti rappresenta un’opportunità senza precedenti per cambiare la traiettoria di sviluppo dei paesi della regione.