Domani al via la prima edizione estiva della Coppa d’Africa

Tutto è pronto per il fischio d’inizio della partita inaugurale della Coppa delle Nazioni Africane (Can), che domani vedrà scendere in campo la rappresentativa dell’Egitto, paese che ospita la kermesse calcistica continentale, e quella dello Zimbabwe. Mai come quest’anno il torneo, giunto alla sua 32esima edizione, si preannuncia avvincente e innovativo, dopo le modifiche al regolamento adottate dal Comitato esecutivo della Federcalcio africana.

Modifiche che la Caf ha varato nel luglio 2017 ufficializzando l’allargamento a 24 squadre e lo svolgimento nel periodo estivo tra giugno e luglio, non più a gennaio e febbraio, periodo che aveva spesso creato problemi per assicurare la presenza dei calciatori che militano nei club europei. Anche se il fatto che per la prima volta si giocherà in estate e non in inverno, rappresenta un’incognita non di poco conto legata al proverbiale caldo africano, che potrebbe incidere sulle prestazioni degli atleti.

Le grandi favorite della vigilia sono Egitto e Senegal, soprattutto se consideriamo che negli ultimi anni i Leoni di Teranga hanno lanciato numerosi talenti, mentre altre compagini da tenere in grande considerazione sono Camerun, Ghana e Marocco. Ma come sempre le sorprese sono dietro l’angolo e tra i vari outsider potrebbero figurare il Ghana e l’Algeria, che nelle ultime edizioni è uscita due volte nella fase a gironi, ma che può avvalersi del talento di Riyad Mahrez, centrocampista del Manchester City. Un’altra selezione che potrebbe competere per la finale è la Tunisia, che di recente ha sconfitto i vice campioni del mondo della Croazia ed è la seconda squadra africana con la posizione più alta nella classifica della Fifa.

Tra le altre possibili sorprese del torneo anche la Guinea, che ha superato imbattuta il girone di qualificazione, ma le cui speranze di vittoria dipenderanno molto dalla forma fisica del suo giocatore di punta, il centrocampista del Liverpool, Naby Keita, che lo scorso primo maggio ha subito un serio infortunio all’adduttore durante un contrasto nel primo tempo della semifinale di Champions League con il Barcellona. Senza dimenticare, che nel 2012 la Can fu vinta dallo Zambia, che non era data tra le favorite.

Chi dunque pensa che la Coppa d’Africa sia un torneo subordinato a quelli europei dovrebbe considerare che il livello tecnico si sta alzando sempre di più. In questa edizione, saranno presenti tutte le grandi nazionali africane come Ghana, Marocco ed Egitto, ma ad illuminare le notti magiche egiziane ci saranno anche grandi talenti come i quattro africani del Liverpool laureato campione d’Europa: l’egiziano Mohamed Salah, i senegalesi Sadio Mané e Keita Baldé e il tedesco naturalizzato camerunese Joël  Matip. Oltre al quartetto africano dei Reds, a emozionare il pubblico che seguirà le partite nei sei stadi delle quattro città egiziane che ospiteranno gli incontri ci saranno anche il centrale senegalese Kalidou Koulibaly, pilastro del Napoli di Carlo Ancelotti; il marocchino Hakim Ziyech, centrocampista dell’Ajax; il ghanese Thomas Partey, centrocampista dell’Atletico Madrid; il camerunense Andre Onana, che difende la porta dell’Ajax.

Inoltre, la passione che circonda il calcio in Africa è proverbiale e complice il fatto che la nazione ospitante può avere buone possibilità di aggiudicarsi il titolo si prevedono stadi pieni e grande tifo. E questo non è sempre scontato nemmeno nei grandi tornei continentali, come dimostrano i molto stadi che hanno registrato  un’affluenza di pubblico bassissima nella Copa America di quest’anno in Brasile, specialmente nelle partite di poco richiamo.

Un altro fattore che appare fondamentale per la buona riuscita del torneo è il formato a 24 squadre e l’equilibrio del livello delle nazionali in campo, anche se chiaramente alcune compagini sono nettamente inferiori alle altre ed hanno pochissime possibilità di vincere il torneo. Tra queste la Tanzania, che non prendeva parte alla Coppa d’Africa dal 1980, anno in cui nessuno dei componenti della presente rosa era ancora nato.

Tra le squadre considerate più deboli ci sono anche le tre nazionali che partecipano per la prima volta alla Coppa d’Africa: Madagascar, Mauritania e Burundi, ma il valore tecnico di queste rappresentative non è così basso come si potrebbe immaginare. Moltissimi dei titolari militano nella prima o nella seconda divisione del campionato francese e inglese; mentre altri sono famosi in tornei di secondo piano ma di buon livello come quello belga. Il giocatore di punta della Tanzania, Mbwana Samatta, ha vinto il campionato belga e la classifica marcatori con il Genk; Saido Berahino, punta del Burundi, gioca nello Stoke City, la seconda squadra di calcio professionistico più antica d’Inghilterra, che dopo dieci stagioni in Premier League quest’anno è retrocessa in Championship.

Per la buona riuscita del torneo sarà determinante anche il fattore sicurezza, che ha contribuito in maniera determinante a indurre la Caf, massimo organismo del calcio africano, a revocare l’assegnazione dell’organizzazione della Coppa d’Africa al Camerun, destabilizzato dalla crisi delle provincie anglofone. Un fattore che gli organizzatori dovranno curare con estrema attenzione, tenuto anche conto dell’ultimo attacco nella città nigeriana di Konduga, nello stato di Borno, dove lunedì scorso tre kamikaze di Boko Haram hanno ucciso venti tifosi riuniti in un pub per assistere a un incontro del Campionato mondiale di calcio femminile.

Categorie: Sport | Lascia un commento

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