Nelle ultime settimane, il nord del Burkina Faso è stato oggetto di ripetuti attacchi jihadisti con decine di vittime, evidenziando che i gruppi armati cercano di consolidare la loro presenza nell’area. Una minaccia che non è più possibile sottovalutare, visto che il Burkina confina con altri sei paesi dell’Africa occidentale e l’instabilità potrebbe consentire ai terroristi di espandere il loro raggio d’azione verso gli Stati del Golfo di Guinea.
La nuova ondata di attacchi che ha colpito il nord del paese, venerdì scorso, ha mietuto altre 23 vittime in una miniera d’oro a Dolmane, nella provincia di Soum al confine con il Mali. Nelle ultime settimane la conta dei caduti sembra interminabile evidenziando la scarsa capacità di risposta dell’esercito burkinabé, che finora non è stato in grado di fermare le azioni terroristiche.
Molto preoccupante anche il fatto che l’offensiva degli estremisti islamici si è diffusa anche nella regione orientale del paese e dalla fine dello scorso anno sta interessando anche la parte sud-occidentale. Tutto questo indica chiaramente che i gruppi attivi in Burkina Faso hanno raggiunto una consolidata esperienza strategica e tattica, oltre a poter contare sul supporto di una solida rete locale, frutto della collaborazione con le organizzazioni criminali già presenti sul territorio…