Il voto di domenica scorsa in Guinea Bissau ha sancito che saranno due ex primi ministri che si sfideranno al secondo turno delle elezioni presidenziali. Mentre il presidente uscente, José Mario Vaz, ha riportato una clamorosa sconfitta arrivando quarto con poco più del 12% dei consensi. Una bocciatura dovuta in gran parte al suo quinquennio di governo segnato da malcontento popolare, aspre lotte politiche e corruzione.
I due ex primi ministri Domingos Simoes Pereira e Umaro Cissoko Embalo si sfideranno al ballottaggio del prossimo 29 dicembre per diventare il prossimo presidente della Guinea-Bissau. Lo hanno decretato i risultati provvisori annunciati dalla Commissione elettorale nazionale (Cne), in base ai quali Pereira, candidato del Partito per l’Indipendenza della Guinea-Bissau e Capo Verde (Paigc), nelle elezioni generali del 24 novembre ha ottenuto il 40,13% dei voti senza riuscire a conquistare la maggioranza assoluta al primo turno, mentre Embalo è arrivato secondo con il 27,65% dei consensi.
Le operazioni di voto, secondo quanto riferito dalla Cne, si sono svolte in maniera sostanzialmente pacifica nonostante le tensioni e le violenze che hanno caratterizzato la vigilia delle elezioni, che hanno registrato un’astensione di circa il 25% dei 760mila cittadini aventi diritto al voto. Entrambi i candidati destinati a sfidarsi al secondo turno hanno ricoperto il ruolo di primo ministro durante il mandato del presidente uscente José Mario Vaz, che è arrivato solo quarto con il 12,41% dei voti, non riuscendo ad avanzare al secondo turno dopo un quinquennio segnato da aspre lotte politiche e corruzione…