I flussi finanziari illeciti (IFF) drenano utili ed enormi capitali in Africa, minando la capacità produttiva e le fonti di investimento in infrastrutture, istruzione e sanità. Il fenomeno riguarda in particolare le industrie estrattive ed è quindi legato al furto di risorse, ma incide anche molto negativamente sulle entrate fiscali, riducendo al minimo le prospettive del continente per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
In una mia analisi elaborata per il Centro militare di studi strategici del ministero della Difesa (CeMiSS) ho ricostruito attraverso il confronto di quattro studi empirici (Unctad – Institute for Security Studies – Africa Growth Initiative – World Bank) come l’Africa sia un creditore netto nei confronti del resto del mondo. Tutti e quattro i report dimostrano che gli IFF superano di gran lunga l’ammontare degli aiuti allo sviluppo, che i donatori internazionali destinano annualmente al continente.