Il commercio illegale del legname di palissandro è una delle attività più redditizie del mondo e colpisce gran parte del Sud-est asiatico e parti dell’Africa subsahariana. Quando, all’inizio del 2010, in Africa occidentale la domanda ha iniziato ad aumentare repentinamente, in pochi anni le esportazioni sono passate da cifre prossime allo zero a centinaia di milioni di dollari. E in breve tempo il palissandro è diventato l’“avorio della foresta”. Continua a leggere
Ambiente
Perché il palissandro è diventato l’avorio della foresta
Gambia: l’unico paese che mitiga il cambiamento climatico
Mentre a Glasgow stanno per concludersi i lavori della Conferenza delle parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Cop26), è importante ricordare che c’è un paese africano che può essere assolto con formula piena dalla responsabilità per la crisi climatica: il Gambia. Si tratta del più piccolo Stato dell’Africa continentale, con una popolazione di 2,5 milioni di abitanti, la metà circa dei quali vive sotto la soglia di povertà. Continua a leggere
Ciclone Idai, nuova emergenza del climate change in Africa
Il passaggio del ciclone Idai ha devastato intere regioni in Mozambico, Malawi e Zimbabwe causando la morte di 761 persone. L’ennesima conferma che il continente africano è decisamente il più vulnerabile ai dirompenti effetti del cambiamento climatico. E se i governi dei paesi africani non adotteranno al più presto idonee ed efficaci misure di contrasto, gli effetti degli eventi atmosferici estremi saranno sempre più distruttivi. Continua a leggere
Il devastante impatto della pesca IUU in Africa occidentale
Nuove inchieste hanno accertato che le risorse ittiche dell’Africa occidentale, un tempo le più ricche al mondo, si stanno esaurendo a causa della pesca illegale, non regolamentata e non segnalata (IUU). I maggiori responsabili sono individuati nei pescherecci industriali cinesi che setacciano le acque della regione producendo danni ambientali, economici, sociali e minacciando la sicurezza alimentare. Continua a leggere
Studio: c’è un nesso causale tra clima, conflitti e migrazione
Uno studio realizzato dall’Istituto internazionale per l’analisi dei sistemi applicati (Iiasa) di Laxenburg ha confermato che esiste una relazione causale tra clima, conflitti e migrazione. Il report per la prima volta pone un argine alle numerose speculazioni basate sul fatto che tale collegamento non esistesse, poiché mancavano valide prove scientifiche. Ma adesso è stato provato che le condizioni climatiche portano a un aumento della migrazione. Continua a leggere
Un patto ecologico per il debito delle Seychelles | Intervista
Nella puntata odierna di “Matatu–In viaggio con l’Africa”, andata in onda su Afriradio, sono stato intervistato sulla ristrutturazione del debito delle isole Seychelles attraverso l’intervento di Nature Conservancy. Il riepilogo di come, grazie a una cordata di finanziatori, l’organizzazione non profit sia riuscita a rinegoziare 22 milioni di dollari del debito della nazione insulare africana, garantendo la creazione di due estese aree marine protette. Continua a leggere
Un progetto ambientale taglia il debito delle Seychelles
Le Seychelles ristruttureranno il debito pubblico con l’intervento di una cordata di finanziatori privati, che hanno attivato un pacchetto di aiuti equivalente a 21,4 milioni di dollari: il passivo che la nazione insulare africana ha maturato nei confronti di alcuni paesi industrializzati. La rinegoziazione avverrà attraverso un ambizioso progetto ecologico, che prevede la creazione di due estese aree marine per proteggere l’ecosistema. Continua a leggere
L’intelligenza artificiale salverà la foresta del Congo
Una nuova tecnica che si avvale dell’ausilio dell’intelligenza artificiale realizzata dal World Resources Institute è in grado di monitorare quali siano le zone dove le probabilità di deforestazione sono più elevate. L’applicazione di questo innovativo sistema intelligente potrebbe aiutare a preservare la foresta pluviale del Congo e ridurre al contempo le emissioni di biossido di carbonio (CO2), che provocano il riscaldamento globale. Continua a leggere
Le nuove opportunità dell’Africa contro il climate change
Lo strappo sul clima consumato da Donald Trump, sembra aver sancito la consacrazione dell’asse Ue-Cina sulla questione ambientale e confermato le conclusioni del German Development Institute, secondo cui la nuova alleanza sul clima e l’approccio trilaterale allo sviluppo sostenibile potrebbero offrire all’Africa l’occasione giusta per adottare nuove strategie volte a contrastare i disastrosi effetti del riscaldamento globale. Continua a leggere
Cop22: l’Africa è la regione più colpita dal climate change
Oggi a Marrakech si conclude la 22esima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, che dallo scorso 7 novembre ha visto riunite a Marrakech oltre 20mila persone, tra cui 8mila delegati di oltre 3mila ong e 1.500 giornalisti. Oltre alla presenza delle rappresentanze diplomatiche di 196 paesi e più di cento tra capi di Stato e di governo con l’obiettivo di dare un seguito concreto agli impegni presi alla Cop21 di Parigi per contenere il riscaldamento globale entro i due gradi per la fine del secolo.