«Le economie illecite sono fattori determinanti dietro la crescente instabilità dell’Africa occidentale, anche in virtù del ruolo chiave che hanno svolto nel creare le condizioni favorevoli allo sviluppo dei conflitti nell’area e al loro prolungamento». Lo afferma il nuovo rapporto annuale dell’Iniziativa globale contro la criminalità organizzata transnazionale e la corruzione (GI-TOC), che esamina le zone criminali nella regione. Continua a leggere
Sicurezza
GI-TOC mappa 280 hub criminali in Africa occidentale
Est Congo: dopo lo stato d’assedio arriva la forza regionale
Lo scorso 8 aprile la Repubblica democratica del Congo (RdC) si è formalmente unita alla Comunità economica dell’Africa orientale (Eac), diventando il settimo stato partner dell’organismo che già riuniva Burundi, Kenya, Ruanda, Sud Sudan, Tanzania e Uganda. Con la nuova entrata, l’Eac ha raddoppiato la sua estensione territoriale e ha accolto 90 milioni di congolesi all’interno del blocco regionale, che già contava circa 200 milioni di abitanti. Continua a leggere
Uganda, l’esercito annienta i pastori “guerrieri” Karamojong
Nel luglio dello scorso anno, il governo di Kampala ha lanciato una nuova operazione militare nella sub-regione del Karamoja per affrontare la crescente insicurezza e i ricorrenti furti di bestiame, che da anni affliggono questo territorio situato nell’Uganda nord-orientale. Un altro dei problemi più seri che destabilizza la semi arida sub-regione ugandese è costituito dalla povertà endemica, che colpisce ampie fasce della popolazione locale. Continua a leggere
Gli Usa devono ripensare la loro politica nel Corno d’Africa
Dopo il suo insediamento, l’amministrazione Biden si è impegnata a voltare pagina in politica estera, in controtendenza con i quattro anni della presidenza di Donald Trump, tutti incentrati nel protezionismo e nell’isolazionismo all’insegna dell’“America first”, nel respingimento delle istituzioni multilaterali e nelle critiche all’Alleanza atlantica. Tuttavia, un anno dopo il nuovo approccio di relazioni internazionali non ha funzionato. Continua a leggere
Le bande armate terrorizano il Nord-ovest della Nigeria
Dallo scorso dicembre, la Nigeria nord-occidentale è diventata teatro di una lunga serie di rapimenti di studenti e abitanti dei villaggi a scopo di riscatto da parte di gruppi di banditi, che approfittano del clima di insicurezza vigente nella regione. L’ultimo di questi episodi risale al 21 agosto, quando nel villaggio di Rini, situato nell’area del governo locale di Bakura, nello stato di Zamfara, una banda armata ha rapito almeno 60 persone. Continua a leggere
Il Mali chiede l’aiuto dei mercenari russi del Wagner Group
All’inizio di settembre, suscitando scalpore negli ambienti diplomatici europei la Reuters ha diffuso la notizia di un accordo tra il governo provvisorio del Mali e il Wagner Group. L’agenzia di stampa britannica, citando un totale di sette fonti diplomatiche, ha riferito che la giunta golpista di Bamako sarebbe pronta a versare 6 miliardi di franchi Cfa (10,8 milioni di dollari) al mese alla società di sicurezza privata russa per i suoi servizi. Continua a leggere
Le mire dello Stato Islamico nel Grande Sahara sul Sahel
Sul nuovo numero dell’Osservatorio Strategico del CeMiSS ho pubblicato un’analisi sull’impatto dello Stato Islamico nel Grande Sahara (Isgs) sulla sicurezza nel Sahel. Il report, ripreso da Start Insight, descrive l’evoluzione del gruppo jihadista guidato dall’emiro Adnan al-Sahrawi e ricostruisce come l’Isgs ha esteso la sua attività a un raggio d’azione di circa 800 chilometri, lungo la cosiddetta zona dei tre confini tra Niger, Mali e Burkina Faso. Continua a leggere
Ecco chi controlla veramente il potere nel Sudan post-Bashir
In Sudan, dopo l’accordo di condivisione del potere, raggiunto il 5 luglio tra il Consiglio militare di transizione (Cmt) e la coalizione di forze della società civile, il ruolo del vicepresidente del Cmt, Mohamed Dagalo “Hemeti”, e delle sue temute Forze di supporto è diventato ancora più centrale. Ecco come il potente generale sudanese del clan dei Mahariya e la sua milizia sono arrivati a esercitare così tanto potere sul paese africano. Continua a leggere
Rafforzare cooperazione per la sicurezza marittima in Africa
Sul nuovo numero di Nigrizia, il mensile di approfondimento sul mondo nero, ho scritto un articolo in cui esamino il dossier della sicurezza e della sovranità marittima dell’Africa, che costituisce uno dei fattori chiave per lo sviluppo e gli investimenti di un continente che conta 38 Stati costieri, 13 milioni di km² di zone marittime e possiede il 17% delle risorse idriche globali. Tuttavia, vari fattori rendono insicure le acque di molti paesi africani. Continua a leggere