In Burundi, il partito di governo ha fatto retromarcia sul titolo di Imbonezayamaho (in lingua kirundi “guida suprema ed eterna”), conferito al presidente Nkurunziza. E spiega che nell’interpretarlo ci sono stati problemi di traduzione. Così lo ha elevato allo stato di visionario per le sue idee, le sue azioni e i suoi insegnamenti, che da tre anni producono esecuzioni extragiudiziali, arresti arbitrari, sparizioni e torture nel paese più infelice del mondo. Continua a leggere