Le nuove cronache di efferate violenze nella Repubblica Centrafricana raccontano di decine di civili trucidati in chiesa a colpi di machete e di attacchi contro il contingente della Minusca, confermando che la crisi in corso da più di cinque anni è lontana da una soluzione. Un conflitto senza esclusione di colpi, segnato da un clima di totale impunità per i crimini di guerra, che sottolinea l’urgenza di rendere operativa la Corte penale speciale. Continua a leggere
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Centrafrica, violenza irrefrenabile: brutali esecuzioni di civili
La “crisi silenziosa” destabilizza la Repubblica Centrafricana
La guerra civile nella Repubblica Centrafricana è entrata nel suo terzo anno, mentre restano senza risposta le domande su come fermare le violenze in quella che le Nazioni Unite definiscono la “crisi silenziosa”. La situazione nel paese è ancora molto difficile, come testimonia il rapimento della cooperante francese Claudia Criste e del religioso centrafricano Gustave Reosse, membro della Congregazione dello Spirito Santo, sequestrati lunedì scorso a Bangui dalle locali milizie anti-balaka.
Crisi in Centrafrica: pulizia etnica e deriva confessionale
«Le milizie anti-balaka stanno portando avanti attacchi violenti e indiscriminati contro la comunità musulmana, col risultato di un esodo di proporzioni storiche». A lanciare l’allarme su quanto sta accadendo nella Repubblica Centrafricana è Joanne Mariner, direttrice del programma per i diritti umani dell’Hunter College e alta consulente di Amnesty International per le aree di crisi, che mercoledì scorso, in occasione della presentazione di un rapporto, ha spiegato le modalità delle violenze in atto nel paese africano. Continua a leggere