Nell’ultimo quinquennio, i gruppi jihadisti fedeli ad al Qaeda e allo Stato Islamico che operano nel Sahel hanno intensificato gli attacchi ed esteso il loro raggio di azione. Il rilevante aumento dell’insorgenza islamista è stato favorito da varie fonti di finanziamento, spesso anche esterno, sulle quali è difficile fornire dati quantitativi certi, ma è possibile riuscire a ricostruirne le dinamiche. Ne parlo sul nuovo numero della rivista Nigrizia. Continua a leggere
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Come si finanziano i gruppi jihadisti che operano nel Sahel
Il disimpegno degli Usa dallo scacchiere africano | Intervista
Afriradio mi ha intervistato sull’annuncio del capo delle forze armate Usa Mark Milley di voler ridurre la presenza militare in Africa per aumentare le forze nel Pacifico. Una presenza importante considerato che gli Stati Uniti sotto il comando dell’Africom contano circa 7mila effettivi impegnati contro i gruppi jihadisti. Oltre alla nuova base aerea di Agadez, in Niger, della quale il capo del Pentagono Mark Esper ha ventilato la chiusura. Continua a leggere
Sahel, l’Isis estende l’insurrezione nella zona dei tre confini
Lo scorso 10 dicembre, i seguaci dello Stato Islamico nel Grande Sahara (Isgs) hanno ucciso più di 70 soldati di stanza in una base militare nei pressi di Inates, in Niger a soli 5 chilometri dal confine con il Mali. È stato l’attentato più devastante e letale mai subito dalle forze di sicurezza nigerine, che rientra in un contesto più ampio di operazioni su larga scala contro gli avamposti militari nel Sahel centrale per estendere l’insurrezione jihadista. Continua a leggere
Pentagono chiude indagini sull’imboscata di Tongo Tongo
Dopo sette mesi, il Pentagono ha pubblicato i risultati dell’inchiesta sull’imboscata che causò la morte di 4 marine statunitensi in Niger, sulla base dei quali l’Africom ha emanato nuove direttive per evitare di esporre i suoi soldati al rischio di altri attacchi letali, da parte di gruppi jihadisti fedeli ad al Qaeda o allo Stato Islamico. Da adesso, l’attività dei consulenti americani sarà concentrata sulla preparazione di operazioni militari su vasta scala. Continua a leggere
I fattori di instabiltà nella zona dei tre confini del Sahel
La cosiddetta zona dei tre confini tra Mali, Burkina Faso e Niger, sta diventando sempre più instabile sotto la minaccia dei gruppi fedeli ad al-Qaida, riunitisi sotto la sigla Jama’at Nusrat al-Islam wal Muslimeen. L’insicurezza nell’area è alimentata anche dalla presenza dello Stato islamico nel Grande Sahara, guidato dall’emiro Adnan Abu al-Walid al-Sahrawi, che negli ultimi mesi si è più volte scontrato con gli ex ribelli dell’alleanza tuareg. Continua a leggere
Nuova strategia e nuova leadership per Boko Haram?
L’ultima serie di attacchi sferrata dai jihadisti nigeriani di Boko Haram conferma che il gruppo affiliato allo Stato Islamico è pienamente attivo e costituisce ancora una minaccia che dalla Nigeria si estende a Camerun, Ciad e Niger. Lo dimostra l’uccisione di 4 persone e il rapimento di 3 donne avvenuti martedì nel villaggio di Kautuva nei pressi di Chibok, la città nello Stato di Borno, dove nell’aprile 2014 furono rapite 276 ragazze. Continua a leggere