Il pronostico della vigilia è stato rispettato: il referendum per modificare la Costituzione che si è tenuto giovedì scorso in Burundi ha registrato una netta vittoria del Sì, che secondo dati ancora ufficiosi ha raccolto il 73,18% delle preferenze. Adesso il presidente Pierre Nkurunziza ha la strada spianata per rimanere al potere fino al 2034 e rivedere le quote etniche negli enti pubblici e in parlamento, istituite per proteggere la minoranza tutsi. Continua a leggere