Sullo sfondo dell’aggressione armata della Russia all’Ucraìna sta emergendo una nuova mappa geopolitica, nella quale l’Organizzazione del trattato del nord atlantico (Nato) sta riacquistando la sua influenza, anche in contrasto con l’espansione di Mosca. Nel medesimo scenario, buona parte dell’Africa si distingue per la tendenza ad assumere un approccio cauto, cercando di mantenere un difficile equilibrio tra aggressore e aggredito. Continua a leggere
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La politica della Nato in Africa: dal Darfur alla guerra libica
Darfur: un anno dopo il ritiro dell’Unamid infuria la violenza
Il Darfur, regione situata nell’ovest del Sudan e grande quanto la Francia, è stata teatro di un lungo conflitto a bassa intensità scoppiato nel febbraio 2003 tra i janjaweed, miliziani arabi di origine nomade appartenenti alle locali tribù nomadi dei baggara, minoritarie nell’area ma maggioritarie nel resto del paese africano, e la popolazione nera non baggara della regione (principalmente composta da tribù dedite all’agricoltura). Continua a leggere
La nuova geopolitica delle operazioni di pace in Africa
L’Istituto di ricerca per la pace di Stoccolma (Sipri) ha pubblicato la relazione finale della seconda fase del progetto La nuova geopolitica delle operazioni di pace, basata sui risultati dei tavoli di discussione tenuti in cinque subregioni africane. Dallo studio emerge che il 75% di tutto il personale impegnato nelle operazioni di pace multilaterali è dispiegato in Africa, dove sperimenta le più recenti evoluzioni operative e normative in queste operazioni. Continua a leggere
Somalia, gli alberghi nel mirino dei terroristi di al-Shabaab
Gli estremisti di al-Shabaab hanno cominciato il nuovo anno con due attentati a Mogadiscio, l’ultimo dei quali è avvenuto mercoledì scorso in un compound delle Nazioni Unite. L’altra azione terroristica è stata compiuta da due kamikaze, che lo scorso 2 gennaio alla guida di due camion bomba hanno provocato la morte di sette persone all’esterno del Peace Hotel. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo jihadista somalo attraverso un comunicato diffuso dall’emittente radiofonica privata Mustaqbal. Continua a leggere
Crisi in Burundi, il regime respinge l’invio dei caschi blu
Il Burundi è lacerato da tensioni e scontri interni, iniziati nell’aprile 2015, dopo che il presidente Pierre Nkurunziza decise di ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo, in aperta violazione della vigente Costituzione approvata nel 2005. Da quel momento, il paese africano è piombato in una spirale di violenza, che ha prodotto l’uccisione di centinaia di persone, migliaia di arresti arbitrari e costretto oltre 270mila burundesi ad abbandonare il paese.
Burundi, il catastrofico bilancio di un anno di crisi politica
È passato ormai un anno da quando lo scorso 25 aprile Pierre Nkurunziza, al potere in Burundi dal 2005, annunciò di voler correre per un terzo mandato alle elezioni presidenziali nonostante la Costituzione vigente prevedesse un limite di due. La ricandidatura e la rielezione di Nkurunziza hanno scatenato un’ondata di violenze in tutto il paese, che finora ha provocato 439 vittime accertate. Continua a leggere
Papa Francesco aprirà il Giubileo straordinario in Centrafrica
Lo storico annuncio di Papa Francesco di aprire il Giubileo della Misericordia nella Repubblica Centrafricana, in occasione della messa che il Pontefice celebrerà nel penultimo giorno del suo viaggio africano, costituisce un gesto che segnerà in maniera inequivocabile l’inizio dell’Anno Santo. Una decisione senza precedenti di valore altamente simbolico per ridare la speranza alla popolazione del paese martoriato dalle violenze. Continua a leggere