L’Onu descrive la difficile condizione delle donne in Africa

Le donne continuano a vedersi rifiutare il pieno esercizio dei loro diritti in tutti i paesi africani. Questo quanto emerge dal rapporto Women’s rights in Africa, presentato oggi in occasione della Giornata  internazionale delle donne. Realizzata dall’Ufficio dell’Alto commissario Onu per i diritti umani e da UnWomen, l’Ufficio Onu per la promozione dei diritti delle donne, la relazione fa il punto sulle sfide che le donne africane devono sostenere in un continente, che tende ancora ad emarginarle.

Il report propone raccomandazioni concrete per affrontare le principali sfide rappresentate dall’urgenza di ridurre gli alti tassi di mortalità materna, violenze sessuali, traffico di esseri umani, aborti non sicuri e l’elevata diffusione di infezioni da Hiv tra le donne. Le statistiche dimostrano inoltre che alcuni paesi africani non hanno protezione giuridica per le donne che subiscono violenza domestica, che sono obbligate a subire delle mutilazioni genitali e a sposarsi quando sono ancora bambine.

Il rapporto sottolinea, però, che anche in Africa, come nel resto del mondo, quando le donne esercitano i loro diritti all’educazione, alle competenze e al lavoro, c’è una grande prosperità, dei risultati positivi per la salute, una maggiore libertà e un benessere migliore per tutta la società. Nel commentare lo studio, l’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein, ha affermato che “quando tutte le donne avranno la possibilità di fare le loro scelte e di condividere le risorse, le opportunità e le decisioni come partner uguali, tutta la società in Africa subirà una trasformazione”.

Il rapporto opera alcune raccomandazioni, tra le quali c’è anche la richiesta ai governi africani a incoraggiare il lavoro produttivo a tempo pieno delle donne, a riconoscere l’importanza delle cure non remunerate e del lavoro domestico, oltre a garantire alle donne l’accesso e il controllo delle loro risorse economiche e finanziarie. E gli autori dello studio insistono sul fatto che le donne non devono essere considerate unicamente come delle vittime ma, per esempio, come degli agenti attivi nei processi formali e informali di consolidamento della pace.

La relazione riconosce anche i passi avanti finora compiuti nel sostenere i diritti delle donne e l’agenda di genere nel continente, così come la consapevolezza delle sfide che ancora continuano in questo senso. Alcuni dei progressi registrati includono il protocollo sui diritti delle donne della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, adottato a Maputo (Mozambico) nel 2003, durante la seconda sessione ordinaria dell’Assemblea dell’Unione africana.

Il rapporto evidenzia, infine, alcune delle iniziative per sostenere la parità di genere nel continente, mirate ad aumentare l’accesso all’istruzione per le bambine, il numero di professioniste di sesso femminile e della rappresentanza di genere in posizioni di leadership, nonché rileva come adesso le donne siano impegnate anche in ruoli tradizionalmente riservati agli uomini.

Categorie: Diritti umani | Lascia un commento

Navigazione articolo

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Il Blog di Roberto Iovacchini

Prima leggo, poi scrivo.

Farfalle e trincee

Viaggi e Storie sulla Via della seta

Café Africa

Conversations on a continent to be known