Oggi 5,4 milioni di elettori andranno a votare nella Repubblica di Guinea per eleggere il loro presidente. L’ottantaduenne presidente uscente Alpha Condé si è candidato per un terzo mandato, dopo l’approvazione di una contestata riforma costituzionale. Una ricandidatura fortemente sostenuta dal Raggruppamento del popolo guineano – Arcobaleno (Rpg) e ratificata dal partito al potere nel Congresso dello scorso agosto. Continua a leggere
Diritti umani
Elezioni presidenziali ad alto rischio in Guinea Conacry
Sudan, primi cambiamenti del nuovo governo di transizione
Il nuovo esecutivo sudanese guidato dal primo ministro Abdalla Hamdok ha adottato una serie di provvedimenti, che segnano un sostanziale cambiamento con le politiche repressive del regime dell’ex presidente Omar el-Bashir. Per sostenere gli sforzi del governo nel rilanciare l’economia del paese, l’Unione europea annuncia lo stanziamento di cento milioni di euro, ma la strada per riformare il paese dalle fondamenta è tutta in salita. Continua a leggere
Burundi: HRW denuncia il turpe racket degli Imbonerakure
Dalla fine del 2017, il governo del Burundi ha avviato una campagna per raccogliere donazioni al fine di disporre di fondi sufficienti per organizzare le elezioni del prossimo anno. L’incarico di riscuotere i “contributi volontari” è stato affidato agli Imbonerakure, la famigerata e temuta milizia giovanile del partito al potere, il Cndd-Fdd, che ha commesso gravi abusi ampiamente documentati in nuovo raporto da Human Rights Watch. Continua a leggere
Guinea, dieci anni senza giustizia per il massacro allo stadio
Il 28 settembre di dieci anni fa, mentre la Guinea Conakry celebrava il cinquantunesimo anniversario dell’indipendenza, i béret rouge della guardia presidenziale uccisero 157 persone che si erano radunate nello stadio della capitale per protestare contro la candidatura del capitano Dadis Camara alle elezioni presidenziali. Trascorsa una decade ancora si attende l’apertura di un processo, che possa assicurare alla giustizia i responsabili del massacro. Continua a leggere
Hrw: migliaia di bambini nigeriani detenuti per Boko Haram
Un nuovo rapporto di Human Rights Watch documenta come le autorità nigeriane hanno arrestato migliaia di bambini, alcuni di solo cinque anni, spesso con prove inesistenti che li collegano ai terroristi di Boko Haram. Molti di essi sono stati detenuti per anni, in condizioni disumane, picchiati e umiliati dai soldati dell’esercito nigeriano e dai membri della Task force civile dello stato di Borno. Ma i vertici militari di Abuja respingono le accuse al mittente. Continua a leggere
Bosco “Terminator” Ntaganda colpevole di crimini di guerra
I giudici della Corte penale internazionale hanno riconosciuto la colpevolezza dell’ex signore della guerra congolese Bosco Ntaganda per 18 capi di accusa, tra cui 13 crimini di guerra e 5 crimini contro l’umanità commessi tra il 2002 e il 2003 nell’Ituri, nel nord-est della Repubblica democratica del Congo. Tra i vari reati di cui “Terminator” si è reso responsabile ci sono schiavitù sessuale, stupri di massa e l’arruolamento di bambini soldato. Continua a leggere
La situazione in Sudan dopo la fine di al-Bashir | Intervista
Radio Blackout mi ha intervistato sulla crisi politica in Sudan dove la situazione appare sempre più incerta, dopo la repressione dei militari, che lo scorso 3 giugno hanno ucciso 35 persone nel sit-in permanente che i manifestanti avevano allestito davanti al quartier generale dell’esercito, e il fallimento della mediazione dell’Etiopia per trovare una soluzione allo stallo dei negoziati tra la piattaforma pro-democrazia e la giunta militare. Continua a leggere
Senegal, gravi abusi contro i bambini nelle scuole coraniche
Domenica prossima si celebra la giornata mondiale del bambino africano, un’occasione per ricordare gli indicibili soprusi di cui in Senegal sono vittime più di 50mila bambini tra i 5 e i 15 anni. Una moltitudine di minori chiamati talibé costretti dai marabutti a chiedere l’elemosina per strada e imparare a memoria il Corano. Un nuovo rapporto documenta l’orrore quotidiano di questi sfortunati bambini discepoli delle scuole coraniche. Continua a leggere
L’infausto destino delle donne liberate da Boko Haram
Un rapporto pubblicato dall’International Crisis Group denuncia le enormi difficoltà di reinserimento sociale che affrontano le donne che hanno fatto parte di Boko Haram. Molte di esse vivono ora nelle stesse comunità gravemente colpite dalla violenza dei jihadisti, dove sono fortemente discriminate e hanno problemi a risposarsi. Ma la garanzia di un futuro sicuro per queste donne è fondamentale per sconfiggere gli estremisti. Continua a leggere
Sei paesi africani violano pesantemente la libertà religiosa
L’annuale report della Commissione degli Usa sulla libertà religiosa internazionale ha rilevato che in sei paesi africani sono in atto gravi persecuzioni nei confronti dei credenti. In quattro di queste nazioni: Centrafrica, Nigeria, Eritrea e Sudan, le vessazioni sono «molto gravi, sistemiche, continue e vergognose». Mentre Egitto e Somalia manifestano «tendenze negative che potrebbero svilupparsi in serie violazioni della libertà religiosa». Continua a leggere