Da quasi sei anni, il Camerun è teatro di un sanguinoso conflitto tra gruppi separatisti e le Forze armate camerunesi (Fac), originato dalla ribellione delle due provincie anglofone del Nord-ovest e del Sud-ovest, che cominciò a manifestarsi nel novembre 2016 quando durante un pacifico sit-in a Bamenda, capitale della provincia del Nord-ovest, scoppiarono i primi tumulti che le forze dell’ordine sedarono duramente a colpi di arma da fuoco. Continua a leggere
Secessionismo
Lo stallo e le atrocità della crisi nel Camerun anglofono
La crisi nelle regioni anglofone del Camerun [Africana]
È stato appena pubblicato il numero unico 2021 della Rivista di studi extra-europei Africana (indicizzata dall’Anvur in Classe A – Area 14). All’interno del volume è inserito un mio contributo dal titolo “La crisi nelle regioni anglofone del Camerun”, che descrive la genesi e l’evoluzione del conflitto separatista tra gruppi ribelli e le forze armate dello Stato, che dal novembre 2016 ha già causato più di 4mila vittime e oltre 957mila sfollati interni. Continua a leggere
Crisi in Camerun, le violenze non risparmiano le scuole
Il rilascio dei 79 studenti di una scuola secondaria presbiteriana, rapiti pochi giorni prima da uomini armati nella città di Bamenda, è l’ennesima conferma di come la crisi anglofona in Camerun ha trasformato le provincie del sud-ovest e del nord-ovest in un terreno di scontro aperto tra le forze di sicurezza governative e i gruppi separatisti armati. E il rischio che la situazione degeneri in una guerra civile diventa sempre più imminente. Continua a leggere
La Nigeria risarcisce i reduci del Biafra cinqant’anni dopo
L’eredità della guerra, costata la vita a 1,2 milioni di persone, pesa ancora sul Biafra. Dopo mesi di tensioni nel sud-est della Nigeria, il governo federale riconosce un risarcimento ai reduci e inizia a bonificare i territori che furono teatro dei combattimenti. Nel frattempo, continua a considerare il conflitto un argomento tabù e dichiara “terroristi” i separatisti dell’Ipob, che dopo 50 anni rivendicano ancora l’indipendenza della regione. Continua a leggere
Camerun, l’Icg lancia l’allarme sulla crisi anglofona
Le proteste della popolazione di lingua inglese in Camerun contro il governo centrale sembrano essere sfuggite di mano al presidente Paul Biya, mentre la violenta repressione ha ottenuto solo il rafforzamento del movimento indipendentista delle regioni occidentali a maggioranza anglofona. Lo sostiene un nuovo report di Icg, secondo cui la situazione è al limite dello scontro armato, ma può ancora rientrare con immediate concessioni autonomiste. Continua a leggere
Camerun, la crisi delle regioni anglofone in un vicolo cieco
Mentre i media internazionali sono concentrati sulle istanze indipendentiste del Kurdistan iracheno e della Catalogna, in Africa centrale c’è una nazione dove soffia impetuoso il vento della secessione. Si tratta del Camerun, dove la dura repressione del governo non ha minimamente affievolito la rivendicazione d’indipendenza nelle due regioni anglofone del paese, che nell’ultimo anno sono state anche sottoposte al blocco prolungato di internet. Continua a leggere
Le aspirazioni secessioniste dei popoli africani
La guerra che sta insanguinando il nord del Mali trae origine dalle rivendicazioni secessioniste dei nomadi tuareg, organizzatisi nel Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (Mnla). I tuareg già prima dell’indipendenza chiesero di non essere inclusi nelle istituzioni dello Stato africano e, in seguito, si ribellarono più volte contro il governo centrale di Bamako. Continua a leggere